SEMINARIO CON JOHN DE LEO

LA VOCE STRUMENTO

Il seminario non riguarda esclusivamente la tecnica vocale di John, ma vuole prendere in esame la sua esperienza artistica considerando alcune tappe rilevanti del suo percorso, nonché gli elementi e gli incontri che contribuiscono a formare il suo linguaggio. Da questo percorso scaturisce un artista piuttosto singolare, che ha sempre cercato di difendere la propria integrità e le sue scelte, spesso controcorrente, sulla soglia dei canoni del mercato.
Parole-chiave per definire la sua estetica: SUONO e SPERIMENTAZIONE
Guido Facchini lo supporta da quasi vent’anni.
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16/04/2023 H 16:00
Luogo: Auditorium Lattuada, Corso di Porta Vigentina 15/a
Prezzo allievi CCDJ, Civica Scuola di musica Claudio Abbado, Id’ALab e NAM: 15 euro
Prezzo esterni: 25 euro
Info e iscrizioni: segreteriajazz2@gmail.com
È consigliata la prenotazione.
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CENNI BIOGRAFICI
Nato a Lugo (RA) il 27 maggio 1970, John De Leo è considerato una delle voci più interessanti del panorama musicale italiano.
Una voce-strumento ora calda, grave, ora acuta, graffiante, le cui fondamenta Soul sorreggono un vasto itinerario musicale che spazia dal Jazz, al Rock, al Dub, alla Contemporanea.
Collaboratore e promotore di innumerevoli progetti artistici non strettamente a carattere musicale dagli anni ’90 ad oggi ha collaborato con: Stefano Bollani, Paolo Fresu Quintet, Danilo Rea, Furio Di Castri, Roberto Gatto, Franco Battiato, Enrico Rava, Carmen Consoli, Fabrizio Bosso, Stewart Copeland, Uri Caine, Rita Marcotulli, Teresa De Sio e Metissage, Ambrogio Sparagna, Paolo Damiani, Stefano Benni, Banco del Mutuo Soccorso, Carlo Lucarelli, Mederic Collignon, Ivano Fossati, Antonello Salis, Alterego e Louis Andriessen, Nguyen Le, Gianluca Petrella, GianLuigi Trovesi, Alessandro Bergonzoni, Maurizio Gianmarco, Trilok Gurtu.
Co-fondatore dell’ensemble Quintorigo, ne ha fatto parte dal 1992 al 2004: con loro De Leo ha partecipato ad innumerevoli manifestazioni di carattere nazionale tra le quali: due Festival di Sanremo ’99 e 2001, vincendo un Premio della Critica e due Premi come miglior Arrangiamento, tre volte al I° Maggio di Roma (edizioni ’99, 2001 e 2002), Premio Tenco ’99 primo classificato con l’album “Rospo”, Umbria Jazz 2003. Quattro i dischi di John con Quintorigo editi da Universal.
“Lo hanno avvicinato a Demetrio Stratos, Tim Buckley ma lui si sente vicino a Vil Coyote. Fa jazz ma non è jazzista, fa musica contemporanea ma sembra Rasputin, compone pezzi e testi sorprendenti ma sa fare delle cover fantastiche di Bowie e Stormyweather, ha suonato con Uri Caine ma non si ricorda perché è completamente pazzo.” Stefano Benni